La Stella e' vita, il resto non conta |
| La Stella Rossa era ormai un klub prestigioso famosa una semifinale coppa UEFA che la vide protagonista con i Greci de Panathinaikos. Vittoria per 4 a 1 ottenuta in casa benche' orfana del grande Dzaic; ritorno ad Atene, sconfitta per 3 a 0, eliminazione e demoralizzazione generale per le truppe bianco rosse. |
Sulla fine degli anni '80 riaffiorano sulla Repubblica Federale Jugoslava i vecchi fantasmi del nazionalismo regionale. I tifosi delle squadre delle varie repubbliche sono i primi protagonisti dell'esasperazione dei sentimenti etnici; il vento che tiranei Balcani li esalta: a Belgrado i tifosi si ubriacano di estremo nazionalismo, senza sospettare cio' che piu' avanti sarebbe successo. Pero' quando in pieno conflitto quasi tutti i tifosi Croati furono costretti a vestire l'uniforme militare; i tifosi della Stella Rossa non avendo l'obligo coatto delle armi; continuarono i loro scontri locali, tenendo come avversari di sempre i concittadini del Partizan. Anzi per voler far rimarcare la loro distanza dalla situazione politica gli Ultras e company decisero in una riunione di non nominare mai, durante le partite, alcun nome che non fosse: Stella Rossa, Belgrado, o Serbia. |
Cosi comincio' la nuova era Europea dei tifosi della curva nord. Essi si aggrapparono alla loro stella che rapidmente divento' come una cometa ed insieme corsero per i cieli stellati. Quelli anni soffiava una forte tramontanadal nord... Un uragano di sport chiamato Stella Rossa spazzava via tutta l'Europa senza risparmiare nessuno. |
La conquista sportiva dell'Europa coincide con lo smembramento della Repubblica Federale. Mentre le sanzioni facevano recedere tutti i settori economici produttivi e d il tenore di vita, la curva nord continuava a avere un tifo di fuoco: dal 1992 al 1995 i "Delije" hanno dimostrato innumerevoli volte di essere: i migliori, i piu' forti, i piu' originali, i piu' organizzati, i piu' numerosi, i piu' fedeli su territorio. |
I DELIJE a Kaizerslautern L'indimenticabile coreografia della partita contro il Barcellona a Belgrado il 30-10-96. | L'anno seguente circa 200 tifosi dell'attuale Jugoslavia e alcune migiaia di altri, emigrati all'estero per lavoro, seguirono la Stella Rossa nella piccola cittadina tedesca di Kaizerslautern. I buoni rapporti tra i tifosi e l'associazione sportiva si videro anche in occasione della trasferta a Barcellona, dove a 100 dei 1500 tifosi arrivati fu pagato il bglietto fino alla capitale della Catalogna. Con queste due importanti trasferte sopracitate gli Ultras furono in grado di dimostrare che non avevano nessun problema a seguire il loro amato club anche nei luoghi piu' lontani nonostante che il loro paese attraversasseuna profonda crisieconomica. Gli scontri con le forze dell'ordine tedesche e Spagnole confermarono ancora la predisposizio ne degli "Zingari" alla rissa, ovviamente quando le circostanze erano talida non poter rifiutare la sfida. In occasione delle partite giocate in casa contro i tedeschi del Kaizerslautern e gli Spagnoli del Barcellona fu esibita una coreografia folklorisstica cosi' spettacolare da far risaltare in primo piano l'irraggiungibilita dell'organizzazione degli Ultras della Stella Rossa. In Europa non esiste nessun altro gruppo di tifosi che possa fregiarsi di averfatto quello che hanno fatto gli "Zingari": e cioe' di realizzare un enorme coreografia su tutti e quattroilati dello stadio (con ogni lato diverso dall'altro). Un notevole numero di riviste Europee per tifosi dedica tutt'oggi ampio spazio alle Delije, perche' sono consapevoli dell'importanza che rivestono sulla scena - Ultras Europea. |
Neppure i quattro anni di "pausa" furono in grado di "indebolire" ie Delije. Anzi i nella stagione calcistica 1996/97 migliora notevolmente tutta l'organizzazione della curva nord: aumento della sicurezza nelle trasferte, messa in commercio di nuovi gadgets, frequenza delle coreografie e perfino l'uscita del primo numero della rivista dei tifosi bianco rossi dal nome "pune tribine ludih navijaca" (tutte le gradinate piene di tifosi matti). Col loro slogan "La Stella e' la vita, tutto il resto sono piccolezze", le Delije avanzano e ritornano sulla scena piu' forti che mai, prnti a dimostrare a tutti, quanto valgano. Le Delije trovano sostegno anche dalla redazione del giornale "Zvezdine revije", che ha offerto loro, parte degli uffici e una linea telefonica. In modo che tutti i tifosi possano sempre avere informazioni esatte. |